Banca d’Italia: Bilancia dei Pagamenti

Delle volte, nel comunicato mensile di Banca d’Italia, alla voce Bilancia dei Pagamenti, lo trovate scritto con numeri e cifre. Altre volte invece occorre vedere le tabelle, come oggi. Sta di fatto che la posizione finanziaria netta estera, cioè la differenza tra crediti e debiti verso l’estero, alla fine del secondo trimestre di quest’anno è positiva per circa 90 miliardi, 5,7-5,8% di pil. Non trovate nessun media che ne scrive, nessun analista economico, fa quasi scandalo perché fotografa che il Paese, contrariamente a quanto si dice, è altamente competitivo e scoppia di liquidità, tanto è vero che la posizione potrebbe essere più ampia senza che gli investimenti di portfoglio all’estero, gli investimenti finanziari, siano così ampi. Senza questo si arriverebbe a 120-130 miliardi di differenza positiva, un’enormità, tra le prime al mondo. C’è una parte di paese che sta benissimo, ma si lamenta perché vuole sempre più, chiagn e fotte, vuole accaparrarsi fondi pubblici a dismisura. Un Presidente del Consiglio della Prima Repubblica, poniamo Fanfani, uno storico dell’economia che di economia ne capiva, alla luce di queste tabelle avrebbe dato tutti i fondi pubblici a sanità, istruzione, assistenza, ricerca, infrastrutture, ecc. Per una semplice ragione: gli altri non ne avevano bisogno visto che portano i soldi all’estero e ne hanno a bizzeffe. In più non fanno investimenti e tagliano i rami dell’industria che dà loro ricchezza. E’ scandaloso che il Governatore della Banca d’Italia, il Ministro del Tesoro e il Premier non parlino di queste tabelle, bene o male si definiscono economisti. Ma evidentemente l’economia è buona solo per mazzolare il popolo.