RETE DI IMPRENDITORI A SOSTEGNO DI LAVORATORI SENZA GP: CHIARIMENTI

Sono tornato dal lavoro e sono stato subissato da commenti di lettori de Lantidiplomatico  che chiedevano come contattare questa rete di imprenditori che sostengono economicamente lavoratori espulsi causa mancanza di Greenpass. Alcuni ritenevano il pezzo inutile, senza questa informazione. Ma c’è un motivo. Lo spiega l’imprenditrice: ” dunque, la nostra rete sostiene economicamente lavoratori espulsi per 3 mesi + uno , il tempo necessario a che non si abbatta, cerchi di ricollocarsi e trovare un nuovo lavoro. La rete è informale, fatta di imprenditori sul territorio nazionale, non abbiamo voluto fare un’associazione, non abbiamo mail o telefoni, altrimenti saremmo stati oggetto dell’attenzione degli organi statuali, visto l’andazzo che c’è in questi anni. Ogni singolo imprenditore dà direttamente l’emulamento al lavoratore e verifica come sta, se è riuscito a ricollocarsi. In più l’imprenditore cerca un nuovo lavoro per questo lavoratore. Se ho voluto rilasciare l’intervista è per sensibilizzare altri imprenditori attraverso un canale di informazione”.

Le chiedo: “ma come fate a contattare questi lavoratori?”. Lei risponde: “ho creato una rete di imprenditori sul territorio nazionale attraverso “sentinelle” cattoliche presenti nelle varie città, che informano gli imprenditori dove indirizzare le risorse. Tieni conto che l’iniziativa è partita grazie ad un grosso donatore che ha messo un budget non infinito. Non possiamo sostenere tutti, quello che cerchiamo è allargare la rete di imprenditori. Dopo si sono associati altri. Queste sentinelle cristiane difendono la scelta di cura dei cittadini e contrastano questo ricatto statuale pena la perdita di lavoro. Sono cristiani al di fuori di molti cattolici, che non hanno fatto nulla in questi anni e non hanno il senso di carità e solidarietà”. Infine le dico una cosa: “ieri sera, stavo dormendo, mi ha chiamato il mio maestro di marxismo, stupito dalla forza dei cattolici che si vedeva nella scorsa intervista”. Lei risponde: “chi ha fede non ha paura di niente, perché ha Dio, crede nella Provvidenza e contrasta tutti i sorprusi, tutte le ingiustizie”. Le dico che io, ateo, sono sbalordito da questa forza. Lei mi dice: tu stai operando nella Provvidenza, molto più di tanti cattolici che nell’ultimo anno sono stati zitti”. La ringrazio.