LA CINA SI PREPARA ALLA TURBOLENZA MONDIALE

Si stanno svolgendo le “Two Sessions”, le consultive dell’Assemblea del Popolo, dal 4 al 10 marzo. Stamane presto ha parlato Li Keqiang, premier cinese, che ha delineato la strategia economico-sociale per il 2022. Un dato balza agli occhi: il target inflazionistico è pari al 3%. Nel 2021 fu pari allo 0.9%. Ciò significa una cosa: riescono a parare gli aumenti delle materie prime meglio delle economie emergenti, dove il Fondo Monetario vede l’inflazione al 5,9% e soprattutto di Ue e Usa, la prima vista al 6% fine anno, la seconda già al 7%. Inoltre, hanno spazi monetari, a differenza di Fed e Bce, costrette a politiche restrittive, magari rimandate dalla guerra. Non a caso a gennaio la Pboc, la banca centrale cinese, ha tagliato riserve obbligatorie e tassi ufficiali. Sono gli unici al momento, dopo aver praticato per decenni politiche monetarie prudenti, con tassi positivi, a differenza di Ue e Usa, a poter fare una politica monetaria flessibile e prudentemente espansiva. Ciò li pone in vantaggio rispetto al mondo occidentale. Si sostiene inoltre una politica fiscale proattiva, anche se il target deficit è visto al 2,8%. Ma soprattutto ci sono rimborsi fiscali e tagli alle tasse per le Pmi pari alla sbalorditiva cifra di 395 miliardi. Questo paese, dopo aver allevato per decenni colossi pubblici e privati, il gigantismo, si rivolge al tessuto imprenditoriale piccolo, per farlo crescere, per fargli parare i colpi delle incertezze economiche e politiche mondiali, a tal punto che dedica loro risorse significative. E’ la costruzione del “Terzo Pilastro” dell’assetto industriale, volto, attraverso innovazioni di processo e prodotto, ad avere ricadute sul tessuto dei colossi pubblici. Quanto ai privati, come già annunciato nell’estate scorsa, ci sarà una lotta feroce ai monopoli tech (con ricadute ulteriori borsistiche future). La dirigenza cinese non tollera più i miliardari. Lo scorso anno la borsa non è andata molto bene perché la dirigenza ha attaccato i giganti dell’high tech privati, più tanti altri miliardari. Lì comanda il partito. Questi miliardari negli ultimi anni avevano parlato troppo. Uno di loro, Jack Ma, di Alibaba, si era permesso di criticare le banche pubbliche dicendo che i suoi servizi finanziari privati erano migliori. Non so cosa gli sia successo a costui, non parla da un anno, è scomparso, so solo che ha donato, dopo averlo portato in un villaggio come “rieducazione”, 14 miliardi al popolo cinese. A maggio dello scorso anno mi ha richiesto l’amicizia un italiano che sta a Shanghai, lavora nella finanza, mi ha spiegato come funziona la borsa lì, tutto differente. Ad un certo punto mi ha mandato alcuni messaggi vocali dicendomi letteralmente: ” vedi, qui i ricchi sono grati al governo perché ha portato loro benessere. Tutti mi dicono che se il governo chiedesse loro di dare i loro averi al popolo loro lo farebbero volentieri”. Nell’ultimo anno moltissimi lo hanno fatto. Altri, che ancora non si sono “messi a posto” li stanno massacrando con provvedimenti governativi che affossano in borsa le loro aziende. Lì non scherzano, comanda il partito .E il partito ha fatto capire di non tollerare più miliardari perchè vuole accrescere sempre più la classe media, una distribuzione del reddito che nei loro media viene raffigurata ad “uovo”. . Ed ‘ per questo  ho visto con favore la crescita spettacolare cinese comandata dalla pianificazione socialista.

L’espansione fiscale a favore delle PMI è volto proprio a creare una distribuzione del reddito ad “uovo”, pochi poveri (per i quali si sottolinea la politica per sdradicare la povertà), pochi ricchi, e tantissima classe media. L’esatto contrario di quanto fatto dall’Occidente negli ultimi 50 anni (specie da 30 anni in poi) che ha distrutto il tessuto delle PMI e della classe media. Si può considerare chi comanda nel partito l’èlite, al pari di quelle occidentali, ma le politiche, e i suoi effetti, sono opposte: nel partito classe media e sdradicamento della povertà, in Occidente aumentare i miliardari e le bidonville. Si saprà quali di queste strategie produrranno effetti economici positivi.