Questo è un blog aperto, ospito persone che ritengo interessanti, li cerco, li invoglio ad intervenire. Casualmente ieri ho chattato con un medico volontaria cattolica su Pax Christi, lei mi ha fornito materiali e mi dice: ti metto in contatto con un mio amico volontario. Gli telefono ieri, ci diamo appuntamento per oggi. Lui è un volontario cattolico, dedito al sociale, ha scritto un libro, Antonio Armenante “Anche Dio lavora – e noi non gli mettiamo i contributi”, edito da Areablu, casa editrice di Cava de Tirreni. Gli chiedo come si pongono i cattolici rispetto alla guerra russo ucraino. Lui risponde: “i cattolici, almeno quella parte legata a Francesco, si pongono sulla stessa linea del Papa e della sua enciclica “Fratelli tutti” dove metteva l’accento sulla probabile guerra, atomica, chimica, batteriologica, che avrebbe distrutto la terra. Il Papa si poneva per il disarmo globale ed io sono della stessa opinione. Questa è una guerra Usa-Russia, senza nulla togliere che l’Ucraina è stata invasa dai russi e che ha diritto di difendersi. Ciò non toglie che l’escalation di armamenti allontana sempre più il negoziato, non si parla di dialogo, di negoziati, di diplomazia, ma solo di vittoria, dall’una e dall’altra parte.”. Gli domando come si pongono i cattolici vicino al Papa rispetto alle ultime scelte governative. Ecco cosa dice: tutti i paesi della Nato aumenteranno le spese per armamenti al 2% del pil, le spese italiane passeranno da 26 a 38 miliardi. Noi siamo contro tutto ciò, così come siamo contro l’invio delle armi che non fa altro che aumentare l’escalation, quando ci sarebbe bisogno di negoziati. La maggioranza degli italiani si è espressa contro l’invio di armi, è un sentimento popolare e i cattolici lo portano avanti anche tramite le parole del Papa Ricordo la proposta del Papa di usare i soldi per gli armamenti per costituire un Fondo mondiale destinato a eliminare la fame e favorire lo sviluppo dei paesi poveri.”. Infine gli chiedo se negli ultimi tre anni, lui volontario nel sociale, è aumentato il disagio sociale. Lui risponde: ” è aumentato, le spese per armamenti tolgono risorse a scuola, sanità e assistenza sociale, quando invece ce ne sarebbe bisogno, ormai non colpisce il disagio sociale solo alcune categorie, ma l’intera popolazione. Ci battiamo contro l’aumento delle spese militari per destinare le risorse al sociale, di cui c’è veramente bisogno”.
Lo ringrazio vivamente, è fondamentale sentire l’opinione dei cattolici, in prima linea contro la guerra e contro la corsa agli armamenti. Dal 1991, se ci fate caso, i movimenti contro la guerra hanno trovato nei cattolici compagni di strada. Si sono dimostrati coerenti, grazie alla forza della loro fede e del loro pensiero.