Su consiglio di amici, a fine dicembre, grazie a mia moglie che cura sito e pagina telegram, ho aperto un canale su questo social. Per me era una novità, abituato a facebook. Scrivendo per Lantidiplomatico, sono entrati circa 1300 lettori, molti giovani, molti sconosciuti, gran parte non presenti nella mia pagina facebook. E così ho un nuovo pubblico, ci lavoro molto, lo tengo aggiornato finché posso, dati i miei impegni di lavoro, ma devo dire che i contatti sono interessanti, mi arricchiscono. Certo ci sono divergenze, ma non blocco nessuno, li lascio parlare. Meglio dialogare anche duramente, su un social, che vedere tv. Un contatto ha preso la seconda edizione ed in due giorni ha divorato il libro. E’ calabrese e impiegato pubblico come me, coetaneo, come a dire che non tutto della mia generazione è perso. Ha fatto una recensione, che pubblico, altre verranno. Buona lettura.
“Piano Contro Mercato” il libro di Pasquale Cicalese giunto ormai alla seconda edizione, è un’opera da leggere, un must per comprendere le dinamiche degli equilibri socio politici economici internazionali che hanno interessato ed interessano anche e soprattutto l’Italia. Non conosco Pasquale di persona ma lo sto apprezzando per le sue idee per il suo impegno ed anche per il fatto che è calabrese come me della mia stessa età ed impiegato pubblico al mio pari. Credo che leggere il libro di Pasquale è importante e bisognerebbe far ripartire il paese basandosi sulle riflessioni che dai suoi scritti traspaiono e che si sono rivelate corrette ex post. Infatti Pasquale contrappone l’analisi delle teorie del libero mercato adottate nell’ovest del mondo a quelle della pianificazione statale (tipiche dei socialismi) ed adottate nell’est (Cina ad esempio) analizzando gli effetti sulle economie degli Stati. In alcuni punti del libro egli evidenzia come un mix di libero mercato e pianificazione con intervento dello stato, così come attuato in Italia dopo la seconda guerra mondiale fino agli anni ’80 del secolo scorso, sia stata una combinazione favorevole per lo sviluppo dell’economia dello Stato e del benessere sociale. Questo concetto, di fatto, è stato copiato dalla Cina sin dagli inizi del nuovo secolo e non si può nascondere che sia stato un elemento di fondamentale importanza per la crescita di questa potenza mondiale che ancora molti credono non pienamente sviluppata. Spero che questo libro possa essere letto, magari anche in parte perché in ogni punto in cui si apre esiste un paragrafo pregno di concetti importanti, dicevo possa essere letto dalle nuove generazioni che poco conoscono delle dinamiche economiche italiane e mondiali, affinché possano consolidare una seppur minima coscienza economica oggi per prendere le opportune contromisure domani. Luigi Maria Pugliese.